Ruolo di Principe Consorte

Il nuovo ruolo di Alberto era quello di principe consorte di Gran Bretagna e Irlanda, il che significava che aveva sposato una regina seduta ma non aveva alcun potere reale. Così, subito dopo la loro unione, il principe Alberto divenne essenzialmente segretario privato e consigliere di Victoria, e Victoria tendeva ad ascoltare il suo consiglio, che si rivelò essere di livello e saggio., Il posto del principe consorte è difficile, ma ha esercitato la sua influenza con grazia, discrezione e intelligenza, e quando il pubblico si è rivolto a lui, cosa che inspiegabilmente spesso ha fatto, ha avuto un matrimonio straordinariamente felice su cui ripiegare. Lui e Victoria hanno prodotto nove figli e 42 nipoti.,

Quando non era stato assalito dal pubblico come intruso, il principe Alberto stava sollevando le i dell’aristocrazia britannica per quello che consideravano il suo tono moralmente severo, e il loro oltraggio è perfettamente incarnato dal fatto che Albert non è stato concesso il titolo di principe consorte fino a 17 anni dopo il matrimonio, essendo stato affrontato fino ad allora Fu solo dopo la sua morte, infatti, che fu apprezzato per ciò che portò sia alla Corona che al paese.,

Nel dispensare consigli, il principe Alberto incoraggiò Victoria a interessarsi maggiormente alle questioni sociali, incluso il lavoro minorile, e le suggerì di favorire una posizione di neutralità politica (cosa che fece, abbandonando i suoi legami Whig). La regina divenne un’agente laboriosa per il suo popolo e il suo paese, spinta dall’entusiasmo di Albert. Il principe Alberto guidò anche la Grande Esposizione del 1851, un evento mondiale che celebrava il progresso e la cultura industriale britannica, a cui parteciparono luminari come Charles Darwin, Charlotte Bronte e Lewis Carroll.,

A livello internazionale, il principe Alberto guidò la regina attraverso dispute con la Prussia (nel 1856) e gli Stati Uniti (nel 1861). Quest’ultimo, denominato Trent Affair, si dice che si sia conclusa pacificamente, almeno in parte, perché Albert ha suggerito di rivedere i dispacci del Foreign Office per evitare di averli letti come ultimatum minacciosi.