Utilizzato con il permesso dell’Unione delle Congregazioni Ebraiche Ortodosse d’America

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Glorificato e santificato sia il grande nome di Dio in tutto il mondo che Egli ha creato secondo la Sua volontà. Possa Egli stabilire il Suo regno nella vostra vita e durante i vostri giorni, e nella vita di tutta la Casa d’Israele, rapidamente e presto; e dire: Amen.
Possa il Suo grande nome essere benedetto per sempre e per tutta l’eternità.,
Benedetto e lodato, glorificato ed esaltato, esaltato e onorato, adorato e lodato sia il nome del Santo, benedetto sia Lui, al di là di tutte le benedizioni e inni, lodi e consolazioni che sono sempre parlato nel mondo; e dire, Amen.
Ci sia abbondante pace dal cielo, e la vita, per noi e per tutto Israele; e dire, Amen.
Colui che crea la pace nelle Sue altezze celesti, possa Egli creare la pace per noi e per tutto Israele; e dire: Amen.,

Il Significato del Qaddish

dopo Aver letto la traduzione del Kaddish di Preghiera, si dovrebbe capire che, anche se la Legge Ebraica richiede che il Qaddish essere recitato durante i primi 11 mesi dopo la morte di una persona amata dal prescritto lutto, e ad ogni anniversario della morte (il “Yahrtzeit”), e dall’usanza in Stato di Israele da tutti gli Ebrei, il Decimo di Tevet (“Yom HaKaddish HaKlali”), non c’è nessun riferimento, nessuna parola, anche, di morte nella preghiera.,

Il tema del Kaddish è, piuttosto, la Grandezza di G-d, Che conduce l’intero universo, e soprattutto il suo più favorita creatura, di ogni singolo essere umano, con l’attenta supervisione. In questa preghiera, preghiamo anche per la pace-apparentemente dall’unico che può garantirla-la pace tra le nazioni, la pace tra gli individui e la pace della mente.

Paradossalmente, questo è, infatti, l’unico vero conforto nel caso della perdita di una persona cara., Cioè, essere in grado di vedere il passaggio dell’individuo amato dalla prospettiva in cui l’anima di quella persona era riunita, per così dire, da Colui che l’aveva fornita in primo luogo.

Come Beruriah, la grande moglie di Rabbi Meir, consolò suo marito alla morte dei loro due figli con parole in questo senso: “Un’anima è paragonabile a un oggetto che ci è stato dato each a ogni individuo, ai suoi genitori e ai suoi cari, per custodire e vegliare per un tempo limitato. Quando verrà il momento di restituire l’oggetto al legittimo proprietario, non dovremmo essere disposti a restituirlo?, Per quanto riguarda i nostri figli, consideriamo quindi la questione come ‘ La L-rd ha dato, e la L-rd ha ripreso, possa il nome della L-rd essere benedetto!””