Una fovea è un’invaginazione snocciolata nel tessuto retinico interno (fovea interna) che sovrasta un’area di fotorecettori specializzati per la visione ad alta acuità (fovea externa). Sebbene la forma della fovea vertebrata vari considerevolmente tra le specie, ci sono due tipi di base. La retina di molti pesci predatori, rettili e uccelli possiede una (o due) fovea convexiclivata (s), mentre la retina dei primati superiori contiene una fovea concaviclivata., Per rifrazione della luce in entrata, la fovea convexiclivate può funzionare come ingranditore dell’immagine, indicatore di messa a fuoco e rilevatore di movimento. Mediante spostamento centrifugo degli strati retinici interni, che aumenta la trasparenza del tessuto foveale centrale (la foveola), il primate fovea interna migliora la qualità dell’immagine ricevuta dai fotorecettori centrali., In questa recensione, riassumiamo ‒ con l’attenzione sulle cellule di Müller della fovea umana e macaca-i dati riguardanti la struttura della fovea primata, discutiamo vari aspetti della funzione ottica della fovea e proponiamo un modello di sviluppo foveale. Il “cono cellulare di Müller” della foveola comprende cellule specializzate di Müller che non supportano l’attività neuronale ma possono svolgere funzioni ottiche e strutturali., Oltre al” cono delle cellule di Müller”, la stabilizzazione strutturale della morfologia foveale può essere fornita dalle cellule di Müller “a forma di z” delle pareti della fovea, esercitando forze di trazione sulle fibre di Henle. La distribuzione spaziale della proteina acida fibrillare gliale può suggerire che la foveola e lo strato di fibra di Henle sono soggetti a stress meccanico. Durante lo sviluppo, si propone che la fossa foveale sia formata da una contrazione verticale delle cellule di Müller centrali., Dopo l’allargamento della fossa foveale probabilmente mediata da astrociti retrattili, le fibre di Henle sono formate dalla contrazione orizzontale dei processi cellulari di Müller nello strato plessiforme esterno e dallo spostamento centripeto dei fotorecettori. Una migliore comprensione dei fattori molecolari, cellulari e meccanici coinvolti nella morfogenesi dello sviluppo e nella stabilizzazione strutturale della fovea può aiutare a spiegare la genesi (patho-) dell’ipoplasia foveale e dei fori maculari.
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