Obiettivi Per studiare l’associazione tra virus di Epstein–Barr virus (EBV) lo stato anticorpale nei primi mesi di gravidanza e la gravidanza outcomes tra cui la morte del feto, della durata della gestazione ed il peso del feto e la lunghezza alla nascita.
Studio di controllo nidificato di progettazione.
Impostazione dei registri sanitari basati sulla popolazione.,
Popolazione La popolazione di origine comprendeva 35.940 donne incinte. I casi erano tutti (280) donne con morte fetale e un campione casuale di 940 donne con un bambino nato vivo.
Le informazioni sul metodo sull’esito della gravidanza sono state ottenute dal Registro delle nascite medico norvegese. I campioni di siero del primo trimestre sono stati testati per gli anticorpi EBV. Nelle donne sieronegative per EBV, è stato analizzato un ulteriore siero a partire dalla fine della gravidanza per rilevare la sieroconversione.
L’esito principale misura lo stato vitale, la durata della gestazione, il peso e la lunghezza alla nascita.,
Risultati Non vi è stata alcuna associazione tra lo stato dell’anticorpo EBV e la morte fetale. Le donne con significativa riattivazione EBV avevano una durata della gravidanza significativamente più breve e bambini più leggeri associati, rispetto alle donne senza riattivazione significativa (nati morti: 176 vs 197 giorni, P= 0,16, e nati vivi: 271 vs 279 giorni, P= 0,03, rispettivamente).
Conclusione Una riattivazione significativa dell’infezione da EBV durante la gravidanza può influenzare la durata della gravidanza.
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