Etica protestante, nella teoria sociologica, il valore associato al duro lavoro, alla parsimonia e all’efficienza nella propria vocazione mondana, che, specialmente nella visione calvinista, erano considerati segni dell’elezione di un individuo, o salvezza eterna.,
Il sociologo tedesco Max Weber, in The Protestant Ethic and the Spirit of Capitalism (1904-05), sosteneva che l’etica protestante era un fattore importante nel successo economico dei gruppi protestanti nelle prime fasi del capitalismo europeo; poiché il successo mondano poteva essere interpretato come un segno di salvezza eterna, fu perseguito vigorosamente., Calvinism’s antipatia per il culto della carne, la sua enfasi sul dovere religioso di fare fruttuoso uso di Dio-dato risorse a disposizione di ogni individuo, e la sua orderliness e sistematizzazione di modi di vita sono stati anche considerati da Weber come economicamente significativi aspetti della etica.
La tesi di Weber fu criticata da vari scrittori, in particolare Kurt Samuelsson in Religion and Economic Action (1957). Sebbene lo storico inglese R. H. Tawney accettasse la tesi di Weber, la ampliò nel suo Religion and the Rise of Capitalism (1926) sostenendo che le pressioni politiche e sociali e lo spirito dell’individualismo con la sua etica di auto-aiuto e frugalità erano fattori più significativi nello sviluppo del capitalismo di quanto non fosse la teologia calvinista.
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