Agesilao II, (nato c. 444 ac-morto 360, Cirene, Cirenaica), re di Sparta dal 399 al 360 che comandò l’esercito spartano per la maggior parte del periodo della supremazia spartana (404-371) in Grecia. Un eccellente tattico militare, è solitamente citato come l’incarnazione dello spirito spartano aggressivo che ha cercato di promuovere gli interessi spartani a scapito dell’unità ellenica.

Agesilao nacque nella casa Euripontide (una delle due famiglie reali di Sparta) ed era figlio del re Archidamo II., Succedette ad Agis II con l’aiuto di Lisandro. Nel momento in cui assunse il potere, Sparta, che aveva sconfitto Atene nel 404, era in guerra con la Persia in Asia Minore. Navigando a Efeso nel 396, Agesilao fece una tregua di tre mesi con i Persiani; durante questo periodo riuscì a scrollarsi di dosso il controllo di Lisandro su di lui. Agesilao poi razziò Frigia nel 396 e 394 e Lidia nel 395. Nel frattempo, una coalizione di Tebe, Atene, Argo e Corinto impegnò Sparta nella guerra di Corinto (395-387)., Agesilao fu richiamato a combattere in Grecia (394), ma non fu in grado di impedire la formazione dell’enorme flotta persiana che, dopo la sua partenza, sconfisse in modo schiacciante la marina spartana a Cnido. Il re spartano ottenne una vittoria minore sulla coalizione nel 394 e combatté vicino a Corinto nel 391-390 e in Acarnania nel 389.

La Pace di Antalcida (387), che pose fine alla guerra, includeva una clausola che garantiva alle città greche la loro indipendenza. Agesilao usò questa clausola come scusa per forzare la dissoluzione della Lega Boeotiana di Tebe., In due assedi (378 e 377) ha ridotto Tebe a quasi fame. Rifiutando di permettere ai Tebani, alla conferenza di pace del 371, di firmare il trattato a nome di tutta la Beozia, precipitò la guerra con Tebe che iniziò con la grave sconfitta dell’altro re spartano, Cleombroto, nella battaglia di Leuctra nel 371. Questo disastro significò la fine dell’ascesa spartana e l’inizio di un decennio di supremazia tebana in Grecia. Sparta fu messa sulla difensiva., Agesilao salvò due volte la città dagli attacchi del comandante tebano Epaminonda, ma non prese parte alla successiva battaglia di Mantineia.

Nel 361 Agesilao era all’estero al servizio di Tachos (noto anche come Zedhor), re d’Egitto, ma litigò con il re e si unì a una rivolta contro di lui. Agesilao morì all’età di 84 anni mentre tornava a casa in Grecia.

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